Normativa anticipo IVC 2024 (Decreto Legge n. 145 del 18 ottobre 2023) e art. 10 Legge di bilancio

Il Decreto Legge n. 145 del 18 ottobre 2023, contenente "Misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili", contiene al Capo I delle "Misure in materia di pensioni, rinnovo dei contratti pubblici e disposizioni fiscali" la previsione di cui all'articolo 3 – "Anticipo rinnovo contratti pubblici", ove stabilisce che: "Nelle more della definizione del quadro finanziario complessivo relativo ai rinnovi contrattuali per il triennio 2022-2024, per il personale con contratto di lavoro a tempo indeterminato dipendente dalle amministrazioni statali, in via eccezionale, l'emolumento di cui all'articolo 1, comma 609, secondo periodo, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, nel mese di dicembre 2023 è incrementato, a valere sul 2024, di un importo pari a 6,7 volte il relativo valore annuale attualmente erogato, salvi eventuali successivi conguagli".


 

Il Decreto Legge richiama il comma 609 dell'art. 1 della Legge di Bilancio 2022 che ha elevato l'anticipazione di cui all'articolo 47-bis, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nella misura percentuale, rispetto agli stipendi tabellari, dello 0,3 per cento dal 1° aprile 2022 al 30 giugno 2022 e dello 0,5 per cento a decorrere dal 1° luglio 2022.

 

 

L'anticipazione di cui all'art. 47-bis, comma 2 del D.Lgs. n. 165 del 2001 è la norma sulla "Tutela retributiva per i dipendenti pubblici" che stabilisce il diritto dei lavoratori dipendenti ad una indennità di vacanza contrattuale nei periodi successivi alla scadenza del contratto collettivo nazionale di lavoro e nelle more che venga rinnovato il CCNL, indennità IVC nel pubblico impiego che è stata aumentata da luglio 2022.

 

Nel decreto in questione è stato quindi stabilito che, esclusivamente per i dipendenti a tempo indeterminato delle amministrazioni statali, viene anticipata l'intera quota annuale dell'indennità di vacanza contrattuale per l'anno 2024.

Tale incremento, può essere erogato anche da amministrazioni, istituzioni ed enti pubblici diversi dall’amministrazione statale (come gli enti locali), ma con oneri a carico dei propri bilanci.

 

Per la determinazione dell’onere complessivo, utile ai fini della determinazione della provvista dei fondi necessari per l’eventuale liquidazione dell’anticipo a dicembre, gli enti locali dovranno poi necessariamente considerare anche la spesa relativa agli oneri riflessi (contributi previdenziali e assistenziali) e all’IRAP.

 

L’articolo 3 specifica chiaramente che l’incremento in oggetto viene disposto a valere sul 2024, configurando dunque un anticipo (e non un arretrato), che andrà poi scontato dagli aumenti a regime che vi saranno con i futuri rinnovi contrattuali.

 

Cosa prevede la legge di Bilancio

Tale norma va coordinata con quanto previsto dall’art. 10 della legge di bilancio che dispone l'aumento di 6,7 volte dell'IVC 2024.

Accanto alla dotazione finanziaria per rinnovare i contratti del settore pubblico nel 2024, nelle bozze della Legge di Bilancio 2024 vi è infatti un comma che stabilisce che "A valere sulle risorse di cui al comma 1, a decorrere dal 1° gennaio 2024, l’emolumento di cui all’articolo 1, commi 609, secondo periodo, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, è incrementato di un importo pari a 6,7 volte il suo valore annuale. Tale importo incrementale, per l’anno 2024, è scomputato per il personale a tempo indeterminato che lo ha già percepito nell’anno 2023 ai sensi dell’articolo 3 del decreto-legge 18 ottobre 2023, n. 145".

 

Pertanto, la legge di bilancio dispone che la indennità venga aumentata di un importo pari a 6,7 volte il relativo valore annuale attualmente erogato, salva l’effettuazione di eventuali successivi conguagli.

 

Ciò vuol dire che per la Pa centrale e gli altri enti che anticipano le somme a dicembre, secondo la legge di bilancio, il recupero non avverrà in sede di rinnovo del contratto, ma lo scomputo dovrà essere effettuato sull’Ivc maggiorata del 2024. 

 

Di contro, l'ente, qualora non avesse le risorse per anticipare la corresponsione a dicembre 2023, potrà farlo nel 2024.

Ad ogni modo, in base alla legge di bilancio mentre l'acconto sarà riconosciuto solo ai dipendenti a tempo indeterminato, l'ivc maggiorata dovrà essere corrisposta a tutto il personale, a partire da gennaio 2024 ed ogni mese, non in unica soluzione.


 

Anna De Luca Bosso

Associate ITALPaghe.com

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