Smart working: tra disciplina emergenziale e nuovo protocollo anti-Covid

Si avvicinano le scadenze in vista per lo smart working “emergenziale”: con il 31 luglio scade il diritto al lavoro agile per i genitori di under 14 e per i lavoratori fragili; il 31 agosto 2022 scade invece la possibilità di adottare lo smart working per la generalità dei lavoratori senza accordo individuale ma con la sola procedura semplificata. Al contempo, con il protocollo del 30 giugno 2022, di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid negli ambienti di lavoro, le Parti sociali hanno tuttavia suggerito di prorogare le suddette normative.

 

Le scadenze certe

La legge n. 52/2022, di conversione con modifiche del D.L. n. 24/2022 ha previsto la proroga fino al prossimo 31 luglio delle misure introdotte dall’art. 90, commi 1 e 2, D.L. n. 34/2020.

Si tratta in particolare del diritto al lavoro agile previsto per i genitori lavoratori dipendenti del settore privato che hanno almeno un figlio minore di 14 anni.

La norma subordina il diritto allo svolgimento delle prestazioni lavorative in modalità agile anche senza accordo individuale a condizione che:

- nel nucleo familiare non vi sia altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa ovvero che non vi sia genitore non lavoratore;

- la prestazione lavorativa svolta (mansione) sia compatibile con lo smart working.

Al 31 luglio scadrà, sempre ferma restando la compatibilità della mansione con lo smart working, anche il diritto allo svolgimento delle prestazioni di lavoro agile per i lavoratori c.d. “fragili” ovvero quei lavoratori che, sulla base delle valutazioni dei medici competenti, sono maggiormente esposti a rischio di contagio, in ragione dell’età o della condizione di rischio derivante da immunodepressione, da esiti di patologie oncologiche o dallo svolgimento di terapie salvavita o, comunque, da comorbilità che possono caratterizzare una situazione di maggiore rischiosità accertata dal medico competente, nell’ambito della sorveglianza sanitaria.

Il 31 agosto 2022 giunge a scadenza invece la possibilità di ricorrere allo smart working nel settore privato senza alcun obbligo di accordo tra le Parte e con il solo uso della procedura semplificata di comunicazione.

 

Protocollo nazionale sul lavoro in modalità agile

Lo scorso 7 dicembre 2021 è stato sottoscritto tra le parti sociali e il Ministero del Lavoro un protocollo nazionale che fissa il quadro di riferimento per la definizione dello svolgimento del lavoro in modalità agile e stabilendo linee guida per la contrattazione collettiva al fine della regolamentazione contrattuale del lavoro agile.

I principi cardine su cui si basa l’impianto generale sono:

- l’adesione al lavoro agile avviene su base volontaria ed è subordinata alla sottoscrizione di un accordo individuale, fermo restando il diritto di recesso ivi previsto;

- l’eventuale rifiuto del lavoratore di aderire o svolgere la propria prestazione lavorativa in modalità agile non integra gli estremi del licenziamento per giusta causa o giustificato motivo, né rileva sul piano disciplinare.

Il protocollo ribadisce il ruolo centrale dell’accordo individuale che si deve adeguare ai contenuti della eventuale contrattazione collettiva di riferimento e comunque deve essere coerente con la disciplina di legge e con le linee di indirizzo definite dal Protocollo.

 

Protocollo anti-Covid aggiornato al 30 giugno

Da ultimo, si segnala che lo scorso 30 giugno è stato sottoscritto il “Protocollo condiviso di aggiornamento delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus SARS-CoV-2/COVID-19 negli ambienti di lavoro” con il quale vengono aggiornati e rinnovati i precedenti accordi e dove il ruolo del Governo assume importanza per la piena attuazione dello stesso.

Con particolare riferimento al lavoro agile l’art. 11, pur prendendo atto del mutato venir meno dell’emergenza sanitaria, si spinge a un ulteriore utilizzo di tale modalità organizzativa quale strumento di contrasto del Covid, in particolare per i lavoratori fragili e con l’auspicio che venga prorogata ulteriormente la possibilità di utilizzo semplificato.

 

Francesco Ugliano

Partner ITALPaghe.com

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